Parità di genere: l’azienda come contenitore di umanità
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12/11/2024
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Come colmare il gender gap e raggiungere la parità di genere in azienda? Segui il percorso intrapreso da Servizi Italia.
La parità di genere in azienda

Secondo il Global Gender Gap Report del 2024, ci vorranno ancora 134 anni per raggiungere la parità di genere.

Nonostante l’Europa sia tra le aree del mondo che si sta muovendo meglio sul tema, riuscendo ad abbattere il 75% delle disparità di genere, l’Italia nel 2024 ha perso ben otto posizioni, scivolando dal 79mo posto del 2023 all’87mo.

La strada verso la parità di genere si fa sempre più lunga, soprattutto nel nostro Paese dove il tasso di occupazione femminile è tra i più bassi d’Europa (solo il 52,5% contro il 65,7% della media europea). In Italia, circa una donna su due non ha lavoro, soltanto due donne su tre hanno una fonte di reddito personale e oltre un terzo non è titolare di un conto corrente personale.

I dati sulla parità di genere in Italia vanno dunque letti con la lente della consapevolezza, la consapevolezza di dover fare qualcosa e di passare così dal silenzio all’azione.
Il divario di genere non è un’emergenza, ma un fenomeno strutturale che va trattato in modo strutturale e su più fronti.

Servizi Italia, ormai da qualche anno, sente la responsabilità di questo ruolo. Attraverso la comunicazione, la condivisione, la formazione e attraverso azioni concrete, possiamo influenzare positivamente la comunità di cui facciamo parte e creare un ambiente, lavorativo e non solo, in grado di colmare questo divario, creando una società più equa e accessibile per tutte e tutti.

Cosa si intende per parità di genere

Raggiungere la parità di genere significa colmare il divario tra il genere maschile e quello femminile in tutte le sfere della vita quotidiana, da quella sociale a quella politica ed economica, dalla sfera dell’educazione a quella della salute.

A questo proposito, la parità di genere è il quinto dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile e, anche in ambito europeo, viene perseguita dalla strategia per la parità di genere dell’Unione Europea 2020-2025 che promuove l’inserimento della dimensione di genere in tutte le politiche, con interventi mirati soprattutto a:

  • porre fine alla violenza di genere;
  • combattere gli stereotipi di genere;
  • colmare il divario di genere nel mercato del lavoro;
  • raggiungere la parità nella partecipazione ai diversi settori economici;
  • far fronte al problema del divario retributivo e pensionistico fra uomini e donne;
  • colmare il divario e conseguire l’equilibrio di genere nel processo decisionale e nella politica.

La parità di genere in azienda

Alcune delle cause principali della mancata parità di genere sono da ricercare negli stereotipi fortemente radicati nella cultura italiana, dov’è ancora molto forte un sistema di valori che vede le donne relegate nelle attività di cura della casa e dei famigliari, a discapito di un ruolo importante nel mercato del lavoro. Per questo motivo, molte donne non lavorano o si limitano ad avere occupazioni part-time per riuscire a conciliare il lavoro fuori casa con quello di cura.

Nel 2022, in Italia è stata introdotta la Certificazione della parità di genere UNI/PdR 125:2022 che fa parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e “mira ad accompagnare ed incentivare le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il divario di genere in tutte le aree maggiormente critiche, quali ad esempio, opportunità di crescita in azienda, parità salariale a parità di mansioni e tutela della maternità.”

Le imprese possono e devono dunque essere il luogo in cui creare esempi e influenze positive utili a scardinare gli stereotipi di genere e dove attuare politiche aziendali nella direzione di una maggiore parità.

Come raggiungere la parità di genere in azienda: il percorso di Servizi Italia

Oltre che un luogo di lavoro, un’azienda è anche un centro di aggregazione dove le persone trascorrono la maggior parte del proprio tempo. Un contenitore di umanità dove si crea e si diffonde cultura, attraverso i valori, i messaggi e i modelli che si trasmettono agli altri uscendo oltre le mura dell’azienda stessa.

Quando si parla di responsabilità sociale d’impresa dunque, si deve intendere anche il dovere sociale che le aziende hanno di influenzare positivamente la catena del valore di cui fanno parte.

Ci sono diverse strategie che le aziende possono adottare per abbracciare una cultura aziendale più inclusiva.
Servizi Italia ha iniziato il proprio percorso verso la DEI (Diversity, Equity and Inclusion), partendo dai temi inerenti la conciliazione lavoro e vita privata.

Per approfondire le origini e il significato di DEI vi rimandiamo al nostro precedente articolo “Diversity and Inclusion: un tema (anche) di innovazione”.

Il tema del work-life balance infatti, va molto oltre la genitorialità e comprende tutto il lavoro di cura e di responsabilità che quotidianamente svolgiamo per il nostro nucleo famigliare.
Attraverso sondaggi interni e punti di ascolto, Servizi Italia ha intercettato le diverse esigenze dei propri lavoratori, provando a definire un piano di azioni che fosse in linea con le aspettative e le necessità di tutti, a tutti i livelli aziendali.

Oltre allo smart working e alla flessibilità in entrata e in uscita per le funzioni eligibili:

  • Lo smart working (per le funzioni elegibili) è diventato strutturale e utilizzabile anche a mezze giornate.
  • Sempre per le funzioni elegibili, è stata creata una finestra di flessibilità in entrata e in uscita, in modo da permettere di svolgere piccole commissioni prima e dopo l’orario di lavoro.
  • È stato aumentato il numero di giornate di permesso per malattia dei figli piccoli.
  • Sono stati istituiti i cosiddetti “venerdì corti”, ossia la possibilità in estate di avere il venerdì pomeriggio libero.
  • Sono stati inseriti permessi per screening medici preventivi, con la possibilità di usufruire di due ore di permesso retribuito per partecipare ai programmi di screening oncologico promossi dal SSN.
  • È stata introdotta la cessione solidale di ferie o permessi, per supportare colleghi e colleghe in situazioni di difficoltà, con un contributo ore da parte dell’azienda.

Nella profonda convinzione che la parità di genere passi attraverso azioni concrete che realizzano cambiamenti duraturi nel tempo, Servizi Italia ha scelto di intraprendere un percorso di informazione e sensibilizzazione su violenza e discriminazione di genere che possa agire concretamente sul piano culturale: stereotipi, empowerment femminile, managerialità inclusiva, linguaggio.

Per quanto riguarda il linguaggio, nel 2022 Servizi Italia ha firmato il Manifesto della Comunicazione Non Ostile, una carta che elenca dieci princìpi utili a migliorare lo stile e il comportamento di chi si relaziona con altre persone, in rete ma non solo. Il Manifesto della comunicazione non ostile è un impegno di responsabilità condivisa nel favorire comportamenti rispettosi e civili.

Una tappa dopo l’altra, Servizi Italia prosegue nel proprio viaggio verso la DEI, un impegno concreto e appassionato volto ad eliminare il divario di genere e a trasformare l’azienda in un luogo inclusivo, valorizzante ed equo.

Puoi approfondire i nostri progetti DEI nella pagina dedicata Diversity, Equity & Inclusion.