Il Tessuto Tecnico Riutilizzabile (TTR) è un materiale tessile innovativo, sicuro e confortevole, molto utilizzato per l’allestimento delle sale operatorie. È composto da due tipologie di tessuti:
- le microfibre in poliestere: drappeggiabili, leggere, antistatiche, idrorepellenti e quasi totalmente lintfree (senza rilascio di pelucchi e residui sulle superfici);
- i tessuti trilaminati, composti da due strati esterni in poliestere, resi idrofili, e una lamina in poliuretano (PU) e/o politetrafloruletilene (PTFE): drappeggiabili, impermeabili, ad alta traspirabilità e resistenza, sia da asciutti che da bagnati, e a bassissimo rilascio particellare.
I prodotti tessili per sala operatoria in TTR (camici, teli chirurgici e le divise Clean Air) mantengono la condizione di asepsi, cioè di assenza di germi infettivi, durante l’intera procedura chirurgica, riducendo il rischio di infezioni e tutelando la salute dell’operatore sanitario.
Così come previsto dalla normativa UNI EN 13795, tutti i materiali utilizzati per la realizzazione dei camici e dei teli chirurgici vengono sottoposti a indagini chimiche, fisiche e biologiche, per verificare che mantengano intatte le loro caratteristiche durante tutto il ciclo di vita. Il TTR garantisce:
- effetto barriera contro la penetrazione di microrganismi patogeni e virus;
- impermeabilità ai liquidi (sangue, secrezioni, disinfettanti);
- capacità assorbente;
- antistaticità;
- rilascio irrilevante di particelle (no linting);
- confort e traspirabilità;
- indeformabilità, resistenza all’abrasione, resistenza alla rottura, sia da asciutti che da bagnati.
In particolare, la membrana di PTFE o PU presente nei tessuti trilaminati è altamente traspirante: questo rende i tessuti più confortevoli perché allevia lo stress termico del personale che li indossa in sala operatoria.
Inoltre, questa stessa membrana garantisce isolamento termico, evitando che il corpo del paziente si raffreddi in caso di interventi chirurgici di lunga durata. Infine, evita l’eccessiva sudorazione, contenendo la dispersione dei liquidi e, quindi, riducendo la necessità di reidratazione del paziente.
Ultima ma non meno importante caratteristica del TTR è il fatto che sia riutilizzabile, poiché mantiene inalterate le proprie caratteristiche di traspirabilità e impermeabilità anche dopo molti cicli di lavaggio e sterilizzazione.
Un vantaggio non di poco conto in un momento storico critico come quello che stiamo attraversando: l’emergenza Covid ha fatto crescere in modo spropositato la domanda di dispositivi usa-e-getta, non solo nel privato ma anche per il settore medico-ospedaliero. La quantità di rifiuto non riciclabile che ne consegue rischia di mettere in seria difficoltà la filiera destinata al loro smaltimento, con il timore di un danno ambientale senza precedenti.
Si pensi che, secondo un articolo pubblicato recentemente sul Sole 24 Ore, “a titolo di confronto, i dispositivi di protezione individuale contro il virus possono generare in un anno fino a 300-400mila tonnellate di rifiuti, quando i due più grandi termovalorizzatori italiani (…) distruggono circa 600-700mila tonnellate l’anno.” (fonte: A2A, serve una rete d’inceneritori per smaltire la marea di mascherine, Jacopo Giliberto, IlSole 24 Ore del 16/09/2020)
Quali prospettive, dunque, per i dispositivi tessili in Tessuto Tecnico Riutilizzabile per il comparto medico-ospedaliero? Continuate a seguirci per saperne di più!